Horace Greasley l’uomo che sfidò Himmler per amore - La storia di una foto

Molte sono le foto famose, ma pochi conoscono la storia racchiusa in esse.

Horace Greasley l’uomo che sfidò Himmler per amore

Horace Greasley l’uomo che sfidò Himmler per amore

Share This





Questa è sicuramente una delle foto più forti della seconda guerra mondiale.
Per molti anni ha simboleggiato la forza d'animo, il coraggio che ha caratterizzato tutti gli Alleati, che mai si sono piegati allo strapotere nazista.


Il giovane soldato, che fino a pochi anni fa era considerato un prigioniero di guerra sovietico, oggi sappiamo che invece era il soldato inglese Horace Greasley. 
La storia dietro questa foto, più che una storia di guerra è una grande storia d'amore, che ha portato il giovane Horace a fuggire per più di 200 volte dal campo di concentramento, per poi farvi ritorno ogni volta per amore di una giovane ragazza tedesca.

Horace Grasley nasce il giorno di natale del 1918 in un povero villaggio di minatori inglese.
Ha un fratello gemello e lavora come barbiere nella piccola cittadina quando inizia la Guerra.
All'età di 20 anni viene arruolato, dopol'allenamento di sette settimane con il Battaglione 2nd/5th Leicestershire Regiment, sbarcò in Francia alla fine del "Phoney War", il 25 maggio 1940, durante la ritirata di Dunkerque, e venne subito fatto prigioniero a Carvin, a sud di Lille.
Seguirono dieci settimane marcia forzata attraverso la Francia, il Belgio e in Olanda, poi un viaggio di tre giorni il treno per raggiungere i campi di prigionia nella Slesia polacca, poi annessa alla Germania.
Molti prigionieri morirono di stenti durante il trasferimento, Greasley sopravvisse. 


Durante la prigionia nel secondo campo prigioniero di guerra a cui venne assegnato, nei pressi di Lamsdorf, Greasley  incontrò Rosa Rauchbach, figlia del direttore della cava di marmo adiacente il campo.
Per i due fu subito un colpo di fulmine e Greasley e la diciassettenne Rosa conducevano la loro storia d’amore, e praticamente sotto il naso delle guardie tedesche. I due amanti si incontravano principalmente nelle officine del campo. Ma entro un anno, Greasley fu trasferito Freiwaldau, un campo di concentramento a 40 miglia da Auschwitz.
L'unico modo per portare avanti la storia d'amore era quello di uscire dal suo campo. Dalla Slesia, c'era poca speranza di scappare per far ritorno in Gran Bretagna. Il paese più “vicino” era la neutrale Svezia, ma distava ben 420 chilometri a nord. Forse per questo motivo le guardie tendevano ad essere negligenti, i tedeschi infatti, consideravano i fuggiaschi come aspiranti suicidi. 
Greasley aveva calcolato che le assenze di breve durata, potevano essere mascherate o addirittura passare inosservate.
A volte, Greasley faceva avanti e indietro tre o più volte alla settimana.
Il contributo di Rosa era determinante per la vita di tutto il campo, di nascosto dalle sentinelle, la donna riusciva a fornire pacchi di cibo e piccole attrezzature ai prigionieri. Grazie al suo coraggioso aiuto infatti, i tremila prigionieri del campo potevano ascoltare le notizie diffuse dalla Bbc con una radio di fortuna, costruita con le attrezzature fornite da Rose.Greasley fu tenuto prigioniero, lavorare per i tedeschi nelle cave e nelle fabbriche, per cinque anni, ed venne liberato il 24 maggio 1945. Mantenne la corrispondenza con Rosa anche dopo la fine della guerra. Rose infatti era rimasta in cinta ed aspettava il suo bambino. Purtroppo in seguito alla resa della Germania , i movimenti dei tedeschi erano sempre più limitati e Rose non potè raggiungere il suo amato Horace.
Non molto tempo dopo Greasley tornò in Gran Bretagna, dopo poco ricevette la triste notizia che Rosa era morta di parto, e con lei il bambino.

Dopo la guerra tornato nel suo paese Horace giurò che non avrebbe mai preso ordini da nessuno e aprì un suo salone. Proprio qui conosce la sua attuale moglie Brenda.



Nel 2010 ha scritto un libro autobiografico “Do The Birds Still Sing In Hell? (2008)”, una sorta di memoriale riferito al periodo della propria prigionia
Il suo libro da molti considerato un  "romanzo autobiografico".


Riguardo alla foto solo sucessivamente Horace confessò che sul momento non aveva la più pallida idea di chi Himmler fosse, se ne rese conto solo in un secondo momento.
 Greasley disse che quando la foto venne scattata, stava protestando per avere più cibo per i prigionieri, dopo essersi tolto la camicia per mostrare quanto fosse magro.

La sua storia in è stata ampiamente confermata da ufficiali dei servizi segreti, già a partire dal dopoguerra.

















Pages